La PYCARANTHA
è un arbusto sempreverde da giardino, originario dell’Europa e dell’Asia.
In Italia si può trovare anche allo stato selvatico ed è il motivo per cui è resistente sia al caldo che alle basse temperature. E’ una pianta storicamente adattata.
Il nome scientifico rende l’idea delle caratteristiche della pianta: deriva dal greco pyr che significa fuoco per il colore acceso che prende in Autunno e acanthos che significa spine.
Facile da coltivare purché posta in zona luminosa, non necessita di potature, annaffiature e concimazione particolari.
Ha rami sottili, con crescite annuali di svariati centimetri; tutti i fusti portano grosse spine appuntite.
Le foglie sono piccole a spatola di colore verde scuro.
I frutti, bacche, hanno polpa zuccherina e semi al centro del frutto.
Bellissima in Primavera quando si riempie di piccoli fiori bianchi a cinque petali, riuniti in piccoli mazzetti.
In Estate si copre di piccole bacche colorate, che rimangono a lungo sulla pianta rosse, arancioni o gialle.
Attenzione a dove si posizionano le piante perché i fiori attirano tantissimo gli insetti.
Se si vuole godere la sua bellezza si può coltivare in vaso in terriccio ben drenato.
Come dicevo, non teme il caldo estremo o il rigore dell’Inverno e con il tempo non occorre un trattamento particolare se non l’annaffiatura tradizionale.
Se lo spazio è limitato meglio optare per le varietà Apache o Navaho dove l’arbusto non supererà i 50-80 cm.
E’ meravigliosa anche come siepe impenetrabile perché caratteristicamente densa e compatta con tante spine.
La adoro in Primavera per la sua miriade fiorellini ma è in Autunno/Inverno che mi ispira le decorazioni di pacchetti e pacchettini, tovaglie, tovaglioli…
In vista del Natale confesso di ‘aver preso in prestito’ un certo numero, qua e là, di rametti dalle piante che incontravo.. :-)))