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Cucina non é mangiare, é molto, molto di più H. BECK

Tag: foodideas

CREMA DI CAROTE VIOLA, PATATE ED ERBE AROMATICHE

CREMA DI CAROTE VIOLA, PATATE ED ERBE AROMATICHE

Stasera in famiglia butta male… :-))) Oggi si accontenta la mamma! Tutti ultra carnivori in casa???!!!   Cena leggera (almeno in parte). Con questo caldo non mi fanno gola cibi pesanti sostanziosi od elaborati… cominceremo con una CREMA di CAROTE VIOLA e PATATE profumata da […]

E la chiamano Estate…

E la chiamano Estate…

  …questa Estate, senza te!’….mi ‘tampina’ questa vecchissima canzone, improbabile, nelle orecchie!!! Dalle finestre aperte sento la radio del vicino che è intento a lavare la macchina…mi fa pure venire il senso di colpa per non aver ancora lavato la mia!!!!   Associo l’Estate al caldo, […]

TORTA SALATA ALLE BIETE COLORATE

TORTA SALATA ALLE BIETE COLORATE

Oggi che il temporale ha rinfrescato l’aria mi sto riappropriando  del gusto di cucinare.

 

M sono lasciata trasportare da quello che ha catturato la mia attenzione (nella mia filosofia anche l’occhio vuole la sua parte.

Quindi: PASTA SALSICCIA E FRIGGITELLI (leggerina) e TORTA SALATA DI BIETE COLORATE..

 

Alle verdure non so resistere e finisce sempre che la spesa che dovrebbe durare tutta la settimana nell’arco di pochi giorni è esaurita… mannaggia, non riesco a cucinare nulla che non abbia anche un pò di verdure negli ingredienti!!!

 

Le Biete o Bietole sono appartengono alla stessa famiglia delle Barbabietole, piante erbacee formate da grandi foglie verde dalla superficie a bolle e gambi bianchi o colorati (giallo, arancio, rosa, rosse c’è da sbizzarrirsi..). Sono una grande fonte di Vitamina A e H e di sali minerali.

Il sapore delle biete a gambo colorato hanno la caratteristica di avere un sapore più delicato rispetto alle altre.

 

La ricetta che propongo è formata da una base collaudata (salume e formaggio) che poi arricchisco con verdure a scelta: è un’ottima soluzione svuota frigo pur essendo sempre appetitosa..

 

TORTA SALATA ALLE BIETE COLORATE

 

INGREDIENTI

  • 1 confezione di Pasta Sfoglia rotonda pronta
  • 500 gr di Bietole a gambo colorato
  • 1 Porro grande
  • 2 cucchiai di Olio evo
  • 200 gr di Prosciutto cotto a fettine sottili
  • 200 gr di formaggio Galbanino a dadini (o similare)
  • 20 gr di Burro

PREPARAZIONE

Lavare le bietole e lessarle in acqua bollente salata 10′.
Scolare le bietole e scolarle su di uno strofinaccio pulito a perdere acqua.

Saltarle in padella, per insaporire, dove è stato rosolato il porro ad anelli sottili in 2 cucchiai di olio evo.
Stendere la pasta sfoglia pronta e metterla nella teglia ricoperta di  carta forno.
Bucherellare la base della sfoglia e coprire con prosciutto  e formaggio.Prendere ora una costa delle bietole (aromatizzate al porro) e arrotolarla su se stessa iniziando a comporre la torta formando una spirale.
Continuare con le altre biete girando intorno fino a ricoprire la torta.
Sciogliere il burro e con un pennello spennellare la superficie delle bietole.
Cuocere in forno statico caldo a 200° per 15′ poi in modalità ventilato per altri 10′
La pasta deve risultare di un bel colore dorato.

 

N.B. questa volta ho utilizzato spicchi di aglio per aromatizzare la bieta al posto del porro ed è venuta buonissima…

ALTIDONA

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Vicoli così stretti da poter entrare nell’intimità delle case direttamente dalle finestre ad altezza fianchi…   La semplicità! Percorrere il dedalo tra le case ed essere rapiti verso mezzogiorno e mezza dal profumo strappa cuore di pommarola e basilico! Come fai a contenere la voglia […]

MORESCO

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Moresco, Lapedona, Altidona.. passeggiando nei borghi tra un bagno nell’Adriatico ed una cena al fresco delle colline marchigiane. MORESCO a dominare la valle dell’Aso, con la sua forma ellittica del castello. il più piccolo Borgo-Castello della provincia di Fermo. A 405 m di altezza ed […]

CAMPOFILONE

CAMPOFILONE

Prosegue il mio percorso alla scoperta dell’entroterra di Fano, tra giornate all’insegna di bagni a mare e gite ‘fuori porta’..

In questo angolo di Marche baciato dal paesaggio che si interseca ad ogni colpo d’occhio portandoti prima verso il turchese del mare, passando per il verde e giallo intenso delle colline per poi finire con i contorni sfocati dal caldo di Luglio dei Monti Sibillini o viceversa a seconda della direzione prospettiva che intercetti…

 

Girovagare nella quiete del centro storico mi ha fatto davvero un certo effetto pensando che mi era appena allontanata dalla rumorosa spiaggia.

Mi sono sentita libera di sbirciare ogni angolino lasciando anche gli occhi liberi di cercare quello di cui avevano più bisogno..

La scoperta di una insegna evidentemente datata, abbandonata, tra i muri scrostati e annosi di un dei pastifici storici mi ha commosso ed intenerito: sull’insegna la dose dell’impasto!!

 

 

 

Oggi mi immergo in quel di CAMPOFILONE con un doppio scopo.

Andrò anche alla ricerca di negozietti in cui acquistare prodotti che una volta arrivata a casa mi possano ricordare questo ‘viaggio’ tra colori, sapori, profumi ed impressioni (anche emozioni, perché no ?!?! )…questo è il secondo scopo 🙂  🙂

 

Partiamo con qualche accenno di presentazione del borgo: posto in posizione collinare lungo la costa adriatica che va da Fermo a San Benedetto del Tronto. Siamo affacciati sulla valle bassa dell’Aso (da qui Valdaso che troverete nelle tante insegne della zona) ad appena 3 km dal mare.

Si entra nel centro storico, circondato da antiche mura, dalla Porta Marina del XIX secolo. Sulla facciata esterna al di sopra dell’arco sono collocati gli stemmi del Comune e dell’Abbazia di San Bartolomeo.

Immergetevi nelle stradine e nei vicoli, a tratti coperti da volte a botte e crociera, rigorosamente a piedi per scoprire gli antichi palazzi e gli scorci sullo sfondo. Molto tipiche sono contrada Molino (qui la dice lunga) e contrada Monterubbianese

 

Si parla di un primo abitato Piceno e poi Romano sul posto..

Importante per il paese fu l’insediamento, nell’alto Medioevo, di monaci benedettini che qui si stabilirono rendendosi fulcro della vita quotidiana degli abitanti. Ecco quindi arrivata l’Abbazia di San Bartolmeo di Campofilone attorno alla quale fu eretto il Castello.

Arrivate fino all’Orto Abbaziale situato nella parte posteriore del complesso da cui, su un ampio terrazzamento, potrete godere di una vista sconfinata sul territorio circostante.

Passeggiate nel silenzio e scoprite, prima di salire all’Orto Abbaziale, una vecchia insegna di un pastificio storico che qui ha avuto i natali (il pastificio SPINOSI) ed emozionarvi per il ‘sapore della storia’.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SPINOSI  https://www.spinosi.com/  è l’azienda storica più antica di questo paese diventato famoso anche per i pastifici a cui si bevono i Maccheroncini ora IGP (dal 2013)  conosciuti ed apprezzati nel mondo.

I Maccheroncini sono sottilissimi fili di pasta all’uovo che secondo la tradizione locale consiste in un impasto preparato con le migliori farine di grano tenero e uova ancora rotte a mano senza l’aggiunta di acqua.

L’impasto viene steso in una sottile sfoglia, arrotolato e tagliato in fili sottilissimi (trafilati a bronzo e pettinati sul dorso di un coltello) per poi essere stesi ad asciugare a basse temperature per almeno 24 ore su fogli di carta. E’ una lavorazione effettuata interamente a mano di grande arte artigiana.

Lo spaccio è ora all’entrata del paese nuovo in via XXV Aprile 21 – tel. 0735 583795 dove troverete tantissime tipologie di formati a cui si sono aggiunti ingredienti alternativi (lenticchie, farro, aromatizzati naturalmente ai funghi, spinaci, tartufo, peperoncino e nero di seppia) ed una gentilezza cordialissima.

 

Il mio tour tra i prodotti da portare a casa prosegue con i cacioni ripieni di pecorino del FORNO SILVI in Via Circonvallazione 43b  ed alla MACELLERIA COSTANTINI in Via Roma 25 per il ciauscolo (salame da spalmare, un mix di spalla, pancetta, prosciutto, lombo, lardo ed aromi come il vino bianco, l’aglio ed il pepe) oltre al salame lardellato. Tutti a Monfortino (Fermo).

A casa sono arrivati anche l’olio, Mistrà delle Marche e vino Bianchello del Metauro (della zona pesarese).. non vedo l’ora di condividere tutto con gli amici!!

 

 

 

 

 

 

 

 

TORRE di PALME, tra i borghi delle MARCHE..

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GALLETTE di POMODORI e CAROTE GIALLE ARROSTO

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Ci sono libri che possiedo da tanto tempo, e non mi stanco mai di sfogliare, così come ci sono riviste a cui sono affezionata e acquisto fedelmente da quando ero ragazzina. Le mie riviste ‘untouchable’ sono http://www.salepepe.it/ e https://www.lacucinaitaliana.it/   ‘SALE&PEPE’, in particolare, l’ho acquistato dal […]

GALLETTE FRAGOLE E RABARBARO

GALLETTE FRAGOLE E RABARBARO

Il mio rapporto con in RABARBARO risale al tempo delle superiori durante le classiche vacanze studio all’estero.

 

E’ grazie alla mamma della mia ‘ospite’ a Bristol che ho assaggiato per la prima volta il RHUBARB CRUMBLE!

Questa meravigliosa Signora ‘agé’ abitava a una sessantina di km da Bristol in una enorme casa di sasso molto suggestiva.

Posizionata al fianco di un classico mini  cimitero con croci e lapidi antichissime circondate da erbe e fiori selvatici.

La meraviglia della casa era l’enorme cucina che sembrava uscire dalle meravigliose riviste di ‘home-style’ tipicamente anglosassoni…. tutti i weekend si raggiungeva questo luogo meraviglioso, di cui ho dannatamente dimenticato il nome, per vedere tutta la famiglia riunita (i nonni, la mia famiglia ospite con 3 figlie, la sorella con marito e 2 figli, fratello con moglie e prole di 2 figli, amici al seguito..).

Intorno alla proprietà tantissimo verde, il tipico paesaggio del ‘countryside’.

In famiglia possedevano una grandissima produzione di fragole (non ne ho mai viste tante in vita mia tutte assieme) e, con il senno di poi, ho scoperto il perché delle torte di fragole al rabarbaro che venivano servite al tè pomeridiano assieme a scones, marmellate e burro salato… FRAGOLE E RABARBARO: l’abbinamento è perfetto!!

Quando chiudo gli occhi vedo ancora ‘quella’ cucina ,diventata poi quella dei ‘miei sogni’, ed il grandissimo albero sotto cui ci si sedeva per il brunch domenicale o il tè pomeridiano… una meraviglia!! Atmosfera magica!

Quel lungo Luglio è inciso indelebilmente nella mia memoria!

L’ elegante Signora, Emy, era una maga in cucina.. (o almeno a me sembrava) in antitesi con la mia ‘ospite’ che non cucinava mai (e quando lo faceva era appena ‘sufficiente’ al mio giudizio di diciottenne affamata!!).

 

A quell’età assimili tutto e passa tutto attraverso i sensi: colori, profumi, sapori! Fu così il mio incontro con il RABARBARO.. al primo assaggio sono rimasta un po’ indecisa (gusto particolarissimo, acido ed un po’ dolce) ma poi me ne sono innamorata!

 

Sono dovuti passare più di 30 anni per riconoscere e ricordare quel sapore, da quel giorno ho cercato di riportare quell’emozione periodicamente nella mia cucina.

Ho provato anche a coltivarlo in vaso ma non è stato un gran successo così, ora, grazie al mio fornitore irrinunciabile posso godere di una fornitura tardo primaverile.

 

Del rabarbaro vanno utilizzati esclusivamente i gambi perché le foglie  sono tossiche.

Ha buone qualità antinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche.

Si impiega principalmente per il trattamento dei disturbi al fegato e all’intestino, per depurarli e facilitare la produzione di bile e secrezioni gastriche.

Sconsigliato in gravidanza e allattamento ed ai bambini sotto ai 2 anni.

Non adatto per chi è affetto da ulcere gastriche, calcolosi renale 0 emorroidi.

No assolutamente a chi ha avuto episodi di appendicite, malattie renali, infiammazioni intestinali, morbo di Crohn, intestino irritabile, ostruzioni intestinali, mal di stomaco e problemi epatici.

 

Ricordate: se coltivato nell’orto, svolge funzione di antiparassitario naturale.

Esistono diverse specie di rabarbaro, il più pregiato sembra essere quello cinese.

 

Oggi con il mio bel bottino di gambi rossi tra le mani mi sono cimentata in una rusticissima GALLETTA friabile che accompagnerò a palline di gelato alla vaniglia.

Questo lockdown pesante ed eterno mi ha portato una gran voglia di uscire e viaggiare così da condurmi con il sapore, almeno quello, in Inghilterra. Si può viaggiare anche con i sapori perché no?!?!? Per ora ci accontentiamo così nella speranza di ‘tempi migliori’…

 

GALLETTE FRAGOLE E RABARBARO

INGREDIENTI:

Per la Brisèe:

  • 350 g di Farina 00
  • 225 g di Burro freddo a pezzettini
  • 30 g di Zucchero + 2 cucchiai ulteriori per la finitura
  • 2-3 cucchiai di Acqua ghiacciata
  • Sale
  • 1 Uovo

Farcitura :

  • 200 g di Fragole
  • 200 g di gambi di Rabarbaro
  • 1 cucchiaio di Fecola
  • 2 cucchiai di Zucchero

 

PROCEDIMENTO:

Mettere in un mixer farina , burro , zucchero e sale dando dei piccoli impulsi così da non scaldare il composto.

Appena si formano le briciole unire l’acqua ghiacciata per ottenere un composto morbido e liscio ma che non sia molle.

Creare una palla, dividere in 6, appiattire leggermente poi coprire con pellicola passando in frigo 60′.

Pulite i gambi di rabarbaro come fareste con il sedano o il cardo per togliere filamenti e pellicola, tagliare a tocchetti di 1,5 cm.

Pulire le fragole, tagliarle a pezzetti di dimensione del rabarbaro e mettere in una ciotola.

Aggiungere zucchero, fecola quindi mescolare e passare in frigo.

Stendere la pasta su placca rivestita di carta forno, ricavare 6 dischi di spessore 3-4mm.

Al centro versare  il ripieno lasciando 3 cm di bordo libero.

Ripiegare il bordo vuoto (aiutandovi con dei taglietti) sul ripieno lasciando libera la parte centrale.

Spennellare il bordo con l’uovo sbattuto e spolverare con  zucchero per creare una crosta croccantina.

Infornare a 190° per 30′  finché dorate.

Raffreddare 10′ prima di estrarla dalla placca.

Goduriose se accompagnate da palline di gelato alla vaniglia….

AGRETTI CON OLIVE E POMODORINI SECCHI

AGRETTI CON OLIVE E POMODORINI SECCHI

Ho preso spunto da una ricetta letta su ‘LA CUCINA ITALIANA’ che  i ha molto ispirato anche se ho variato qualche ingrediente ed eliminato qualche altro (vedi l’uvetta che non amo per sapore e consistenza). L’unica ricetta in cui ammetto l’uvetta è la Caponata sappiatelo!!! […]