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Cucina non é mangiare, é molto, molto di più H. BECK

Papaveri…alti, alti….!!!

Papaveri…alti, alti….!!!

I PAPAVERIIIIIIIII…li adoro!!! .. Sono il segnale inconfutabile che è arrivata l’Estate!!!  ..o almeno, dovrebbe esserlo!

 

Ma non solo non è ancora Estate, non si vede nemmeno l’ombra della Primavera anche se siamo già nel mese di Maggio!!!

 

Mi sono sempre piaciuti, fin da piccola, quando viaggiando in auto con mio padre adoravo stare con il naso appiccicato al finestrino vedendoli sbucare tra i campi di grano o lungo i fossi delle strade..

Ma il colore???  Vivo, sanguigno, passionale..

Il papavero selvatico, non a caso, fiorisce nello stesso periodo in cui maturano le fragole…sempre rosso…rosso passione!!!

 

 

Sono delicatissimi e durano un attimo…forse mi piacciono anche per questo…si devono ‘vedere e cogliere’ in fretta…così come le belle occasioni della vita!!!
I boccioli sono un po’ rustici ma perfetti. Mi piaceva ‘spellarli’ per scoprirne il colore…(alcuni addirittura rosa o bianchi all’interno..). E’ un gesto che non riesco a trattenere nemmeno ora e che faccio d’abitudine con il mio bimbo scommettendo sul colore…mi trasmette una grande serenità!!!

 

E’ un fiore con alcune proprietà benefiche, calmanti, espettoranti, sedative, sonnifere e coloranti.

In cucina si usano i suoi SEMI per insaporire i prodotti da forno come pame, pizza, focacce oppure dolci come muffin, strudel o torte a base di agrumi.

Ricchi di calcio, magnese, calcio, acido linoleico (Omega 3) vitamina E e B. Fonti di acidi grassi e proteine vegetali, esercitano un’azione calmante e sedativa.

 

 

C’è una carinissima leggenda legata al PAPAVERO che racconta di come,

un giorno del mese di Giugno, Proserpina, la bellissima figlia di Giove e di Demetra (della dea della Terra) fu rapita da Plutone (Dio degli inferi) mentre raccoglieva fiori in un prato per renderla sua sposa.

Quando la madre capì che la figlia sarebbe finita con il trascorrere il resto della vita nel mondo sotterraneo si disperò e chiese aiuto a Giove che però finì con il non fare nulla.

In preda al dolore, Demetra, decise di non occuparsi più per la Terra e Giove, costretto ad intervenire per la morte degli esseri viventi convinse Plutone a lasciar tornare Proserpina alla luce del sole almeno sei mesi ogni anno.

E’ così che quando la regina ritorna sulla terra sbocciano i papaveri e, con il loro rosso, le ricordano di essere attesa,  con passione, da Plutone negli inferi.

 



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