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Cucina non é mangiare, é molto, molto di più H. BECK

ORO BIONDO

ORO BIONDO

Certo che si cambia!

Si cambia negli anni, si cambiano anche i gusti alimentari.

Ho sempre storto il naso davanti al Miele, così inconfondibile nel gusto, quasi pizzichino per la gola.. quante volte da bambina alla comparsa di un grosso raffreddore mi sono dovuta ingurgitare grandi tazze di latte caldo con il miele che fumante emanava il suo aroma intenso e pieno..

Tutto vero! Il Miele in generale a me non piace!!!

Ma c’è un ‘ma’…!!!

Il Miele di Acacia lo trovo rilassante se bevuto nelle serate invernali nel latte caldo!

E quindi??

Incoerente!! Si, sempre e abbastanza.. :-)))

E posso aggiungere di più.. per la vigilia di Natale non posso rinunciare ad un bel piatto di formaggi assortiti serviti con mieli e confetture magari aspre e pizzichine!

 

Posso amare/non amare il Miele ma il mio rispetto e ammirazione per le api sono incondizionati!

Con l’arrivo del primo caldo tepore primaverile non è raro che sul mio terrazzo, a volte un po’ troppo gremito di fiori, mi perda ad osservare il lavorio frenetico delle api…è un miracolo come riescano a mescolare sapori e profumi da fiori diversi, come certosini e provetti cuochi che conoscono i misteri e le caratteristiche di ogni pianta: hanno ricette uniche e sempre diverse per rendere ogni miele simile ma mai uguale nel sapore!

 

Il miele è il prodotto della trasformazione, da parte dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) ..si sa!

La melata è un fluido appiccicoso, ricco di zuccheri, secreto da piccoli insetti che si nutrono della linfa delle piante. Tra le creature in grado di produrre la melata spiccano soprattutto afidi e cocciniglie.

 

Il miele, immagazzinato dalle api nelle celle dei favi, viene estratto mediante la centrifugazione, lasciato decantare in appositi contenitori poi messo in vasetti: questo permette di mantenere tutte le caratteristiche del prodotto integre.

Esistono molti tipi di miele, diversi: per zona, colore, clima, aroma e cristallizzazione.

Il miele mantiene le caratteristiche organolettiche per non più di 2 anni con la giusta conservazione.

La genuinità può essere verificata dal processo naturale di cristallizzazione: alcuni mieli cristallizzano in breve tempo mentre altri si conservano allo stato liquido più a lungo (come quello di acacia).

Riscaldandolo a 45°C il miele ritorna liquido, ma occorre tener presente che, superata questa temperatura, gli enzimi, le vitamine e le altre sostanze positive vengono danneggiate.

Ricordiamo quindi che la pastorizzazione, a causa delle alte temperature, fa perdere un po’ delle sue caratteristiche benefiche.

 

Se si dolcifica latte, tè ecc non aggiungere mai il miele quando sono bollenti ma a temperatura tiepida.

Il miele è un alimento energetico composto da zuccheri semplici (fruttosio-glucosio), facilmente digeribile, ricco di sostanze benefiche: enzimi, oligominerali, vitamine, sostanze che favoriscono l’accrescimento e un effetto vicino all’antibiotico.

 

E’ un grande aiuto per il nostro fisico:

  • Prime vie respiratorie: azione decongestionante, calmante della tosse
  • Muscoli: aumento della potenza fisica e della resistenza
  • Fegato: azione protettiva e disintossicante
  • Apparato digerente: azione protettiva, stimolante, regolatrice
  • Reni: azione diuretica
  • Sangue: azione anti anemica
  • Ossa: fissazione del calcio e del magnesio

 

E’ consigliato un consumo costante di 20/30 gr (al giorno) in sostituzione dello zucchero, salvo casi come il diabete.

 

Le varie tipologie di miele hanno influssi diversi:

  • Miele di tiglio: in caso di eccitabilità nervosa, insonnia
  • Miele di timo ed eucalipto: in caso di infezioni respiratorie
  • Miele di agrumi: proprietà sedative
  • Miele di castagno: ricostituente

 

 

Le mille applicazioni diverse e la potenzialità del miele rendono ancora più prezioso il lavoro instancabile delle api, proteggiamole e portiamo rispetto: ricordiamo che se loro sparissero , si ammalassero o diminuissero in notevole quantità tantissimi alimenti ce li potremmo dimenticare!

Sappiate che il reparto frutta e verdura dei supermercati sparirebbe così come sparirebbero latte, formaggio, yogurt o gelato.

Fino al 35 per cento della produzione di cibo a livello globale dipende dalle api.

Delle 100 colture da cui dipende il 90 per cento della produzione mondiale, 71 sono legate al lavoro di impollinazione (solo in Europa sono ben 4.000 colture diverse). (dati Unep – United Nations Environment Programme).

 

Poverine, sapete quanto poco vivono queste lavoratrici instancabili? Tutto dipende dal tipo di ape e da dove é nata

 

Regina Fuco Operaia
Estate 3-4 anni 22 giorni 36 giorni
Inverno 3-4 anni 59 giorni 6 mesi

 

Le api sono il fondamento su cui poggia l’intero ecosistema! Zzzzzzzzzzz!!!



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