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Cucina non é mangiare, é molto, molto di più H. BECK

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Ottima…MENTA!

Ottima…MENTA!

La mia scoperta della menta è stata fatta molti anni fa durante un viaggio in Egitto dove un solitario beduino con le sue caprette ci ha offerto un te sotto la sua tenda nel deserto…una mentuccia dalle foglie piccolissime ma dal profumo intensissimo…estremamente dissetante.. una […]

ORTENSIE COSI’ CHIC…

ORTENSIE COSI’ CHIC…

Amando le piante non posso non essere attirata dalle Ortensie! Una delle mie piante preferite! E’ un fiore legato a tanti passaggi della mia vita. Il primo contatto nella casa della mia nonna materna…entravi nel cortile da un passaggio nascosto di un palazzo e ti […]

TIMO o Thymus

TIMO o Thymus

 

Da almeno due paio d’anni ho la fissa delle erbe aromatiche che utilizzo per limitare l’uso di sale ed altri insaporitori non molto ottimali per la salute

 

Una delle piante che ho iniziato ad utilizzare costantemente (oltre ai soliti rosmarino, salvia, basilico, prezzemolo ed erba cipollina..) è il mio amato TIMO!

 

Il TIMO che io prediligo assolutamente è il Timo limone (THYMUS CITRIODORUS), di facile coltivazione, trova il suo ambiente ideale in posizione molto soleggiata o in mezza ombra.

Non tollera ristagni di acqua e va innaffiato solo quando il terriccio risulta secco.

Nonostante appaia come una pianta delicata è molto robusta e sopravvive anche per diverso tempo senza acqua.

A differenza di altre erbe aromatiche, il timo limone non perde le sue caratteristiche olfattive con l’essiccazione, ma bensì le esalta.  Il mio preferito lo uso tantissimo per aromatizzare macedonie estive e dove compaiono il melone o le pesche…

 

Il Timo è una diffusissima erba aromatica, molto usata nella cucina mediterranea; si trova in tutta Europa ed esistono circa 200 specie di Tymus vulgaris,

Le foglioline sono tondeggianti o ovali, molto piccole e aromatiche.

Per mantenere le piante sempre copiose è consigliabile potare la pianta dopo la fioritura, in modo da favorire lo sviluppo di nuovi germogli laterali.

Il timo si utilizza fresco, come un piccolo ramo intero, o staccando le piccole foglie dal rametto legnoso.

 Va usato con parsimonia per non prevaricare altri ingredienti.

 

Perfetto nella cottura di carni alla griglia e bollite, di pesci alla griglia ed al forno, per aromatizzare  insalate, nei condimenti dei primi piatti di pasta e riso. Ottimo per rendere più gustose verdure alla griglia o al vapore, per le patate al forno, le zucchine trifolate  (con aglio, olio e cipolle).

Ottimo nel ripieno di polpette, in piccole quantità, per profumare.

 

 

Ha proprietà fluidificante per tosse, raffreddore, catarro; balsamiche per le vie respiratorie.

 

Il timo limone vanta la sua diffusione sin dai tempi antichi. Gli egizi lo usavano insieme agli unguenti per l’imbalsamazione delle mummie; i greci consideravano una prelibatezza il miele di timo limone; i romani pensavano che li rendesse più coraggiosi e vigorosi: infatti si cospargevano di acqua e timo (l’etimologia del nome timo proviene dal greco e vuol dire coraggio); nel periodo del Medioevo si pensava fosse di buon augurio da donare ai cavalieri che andavano in guerra.

FIORE DEL CARCIOFO..mai così bello!

FIORE DEL CARCIOFO..mai così bello!

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Profumo di Gelsomino!

Profumo di Gelsomino!

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IRIS…e VAN GOGH…

IRIS…e VAN GOGH…

Esistono diverse varietà di IRIS, almeno 300 ( chiamato anche giaggiolo).

Alcune specie riescono a vivere bene in Inverno anche a temperature sotto lo zero mentre altre, specie più esotiche, soffrono sotto i 10-12°. Le piante vanno posizionate al riparo da correnti d’aria e necessitano di qualche ora, nella giornata,  di esposizione solare alternata a ombra.

Il terreno deve essere molto drenante. Evitare ristagni di acqua che portano muffe nei bulbi. Per la concimazione basterà dare forza alla pianta prima e durante la fioritura aggiungendo del concime specifico all’acqua con la quale irrighiamo (fare attenzione alla differenza tra bulbo e rizoma, perché ognuna ha un concime diverso).

 

Per la messa a dimora è fondamentale rispettare la differenza tra specie rizomatose e bulbose: le prime vanno messe a dimora a partire da luglio e vanno solamente appoggiate al terreno preparato ad accoglierle e successivamente ricoperte da un sottilissimo velo di terra; i bulbi, invece, vanno interrati all’inizio dell’autunno ad una profondità di circa otto o dieci centimetri a seconda della grandezza del bulbo. Il rinvaso non è necessario.

 

Gli IRIS  fioriscono ininterrottamente dall’inizio della primavera sino all’inizio dell’autunno, sono molto ornamentali e si prestano ad arricchire bordure a aiuole .

 

Il significato degli IRIS si traduce in sentimenti profondi e positivi come fiducia, amicizia, verità, ma soprattutto saggezza e speranza.

Secondo alcune interpretazioni, il numero tre ricorrente nell’iris (i petali, i boccioli) rimanda a quello della Trinità, motivo per cui l’iconografia cristiana ha assunto questo fiore come simbolo di fede, di coraggio e di saggezza.

In Asia orientale, il significato dell’iris era considerato come un talismano contro ogni maleficio, veniva dipinto sull’armatura dei soldati per proteggerli dai nemici. 

Conosciuti da Egiziani, Greci e Romani gli iris venivano trattati ad uso ornamentale, medicinale ed in profumeria.

Nella fitoterapia cinese, l’iris era impiegato come antinfiammatorio, antibatterico, antivirale e antifungino.

Attenzione perché alcune specie di iris contengono sostanze tossiche in quantità elevate che possono causare malori (nausea, vomito, diarrea), irritazione cutanea e avvelenamento. 

 

 

Tantissimi sono stati gli artisti-pittori incantati ed ispirati da questi fiori:

  • Partiamo dal grande impressionista Claude Monet (1840-1926) che ritrasse i bellissimi fiori del suo meraviglioso giardino di casa a Giverny, in Alta Normandia,
  • passando per la famosa pittrice americana Georgia O’Keeffe, definita la ‘regina’ dei fiori dipinti
  • finendo con il mio adorato pittore olandese Vincent Van Gogh (1853-1890) ricoverato  nell’ospedale psichiatrico di Saint Paul-de-Mausole, nel paese provenzale di Saint-Rémy. Ispirato dalla natura, qui lavorò intensamente e, nell’anno precedente al suicidio, produsse tantissime opere ispirate  a questi fiori. Grandiosi i suoi IRIS tutti viola tranne uno bianco, diversi per forma e posizione, traboccanti davanti ai ranuncoli gialli risentendo dell’influenza delle stampe d’arte giapponese.

Ho amato ed amo tuttora la potenza e l’intensità delle sue opere, confesso di essere rimasta per ore e ore in contemplazione davanti alle sue tele che mi ‘caricavano di energia ma anche mi agitavano l’anima’ al Museo Van Gogh (Rijksmuseum) ad Amsterdam… rapita come una rete di ragnatela…mi sono sentita felice!!!!

 

 

Questa notte, complice il sogno di trovarmi davanti alla gigantesca aiuola tutta viola dei miei amici (incredibili e veramente quelli che io definisco ‘una potenza’), ho provato lo strano desiderio di tuffarmici fiduciosamente a pesce!!!!  La loro bellezza ed il loro colore sono veramente invitanti…chissà perché questo desiderio di lasciarsi cadere in mezzo a questa marea di IRIS…???!!!! Da interpretare!!!

 

Igers, guardando la slide scattata mi sono accorta che ‘un estraneo biondo e peloso’ aveva già anticipato il mio pensiero-desiderio…AMMMMMORE!!!

 

 

 

 

 

 

 

ORO BIONDO

ORO BIONDO

Certo che si cambia! Si cambia negli anni, si cambiano anche i gusti alimentari. Ho sempre storto il naso davanti al Miele, così inconfondibile nel gusto, quasi pizzichino per la gola.. quante volte da bambina alla comparsa di un grosso raffreddore mi sono dovuta ingurgitare […]

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Quest’anno, vista la stagione terribile (piovosa, umida, fatta di temporali improvvisi e scroscianti) ho tardato tantissimo nell’invasare le PETUNIE sul mio terrazzo. Non è un fiore che amo particolarmente ma, devo ammettere, che negli anni sono stati i fiori che mi hanno dato più soddisfazione […]

Sambuco nell’Aria

Sambuco nell’Aria

Fiorisce il SAMBUCO e sbocciano le ortensie..


Adoro il profumo che nelle ore calde si sprigiona dall’arbusto.
I fiori sono edibili ed anche le bacche (non i semi), tutte le altre parti sono tossiche.
Le bacche basta cuocerle o macerarle per eliminare i componenti tossici e creare confetture e sciroppi meravigliosi..

Il Sambuco, o anche Sambucus Nigra appartiene alla famiglia delle siepi.
Presenta piccoli fiori bianchi e bacche violacee, da sempre sfruttato nella medicina popolare.


Del Sambuco si utilizzano sia la pianta che le bacche.
Attenzione, però, perché la varietà commestibile non deve essere confusa con il Sambucus ebulus velenoso per l’uomo. E’ consigliabile ricorrere all’erborista di fiducia per non rischiare di sbagliarsi.


Della pianta di Sambuco si sfruttano i fiori e le foglie.

Nutrizionalmente ricco di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6 e C, a cui si aggiungono flavonoidi,  zuccheri e tannini.
Dai fiori si ricava un infuso che fa aumentare la sudorazione corporea per favorire l’eliminazione delle tossine e  contenere la temperatura durante le febbri.
Petali e Foglie, in infusione, sono usati per  creare di tisane contro i problemi delle vie respiratorie (asma, tosse e raffreddori): i flavoni della pianta hanno un effetto vasodilatatore che sblocca tutte le occlusioni dovute dal muco in eccesso.

In impacco é utile per le sue proprietà circolatorie, per attenuare il dolore a gambe e articolazioni e per il gonfiore dovuto ad attività fisiche molto intense.


La tisana è utilizzata per contenere i fastidi del mal di schiena.


Le bacche di Sambuco sono principalmente composte da acqua, ma al loro interno non mancano carboidrati, fibre e sali minerali come il potassio, il magnesio, lo zinco, il sodio e il calcio.

L’ impiego è  legato alla capacità di risolvere  problemi di stitichezza; sconsigliato a chi soffre di dissenteria frequente o di infiammazioni croniche al colon o al retto.

 

Dal Sambuco si ricavano anche varie tinture: nera dalla corteccia; verde dalle foglie; blu/lilla dai fiori; rosso scuro dalle bacche.
Sappiate che attira le zanzare su di se quindi, se potete, piantate vicino a casa ed alle finestre questa pianta per non farle entrare.


La riproduzione avviene per semina: interrare le bacche mature a 25 cm di profondità

 

Anni fa, in montagna, mi hanno fatto assaggiare lo sciroppo fresco e l’ho trovato meravigliosamente rinfrescante durante il solleone estivo.

 


SCIROPPO AL SAMBUCO

 

INGREDIENTI

  • 15 fiori
  • 2 kg di zucchero
  • 2 l di acqua
  • 4 limoni
  • 140gr di acido citrico

 

PROCEDIMENTO


Tagliare a fette i limoni, aggiungere l’acqua, i fiori, lo zucchero e l’acido citrico.
Fare macerare il tutto per 4 giorni in una padella o contenitore coperto.
Mescolare di tanto in tanto. Filtrate e imbottigliate.
Al momento dell’uso se ne versa una determinata quantità in una brocca e viene diluito con l’acqua fresca.
Conservare la bottiglia con il succo in frigorifero.

Tarassaco o Soffione

Tarassaco o Soffione

Chiamato anche DENTE DI LEONE o più popolarmente PISCIALETTO. Un  fiore perenne che cresce spontaneamente ovunque e fiorisce, giallo, in Primavera. Ha una riproduzione velocissima che diventa quasi infestante Il nome SOFFIONE deriva dalla sua particolare caratteristica: finita la sfioritura i semi si raccolgono in […]