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Cucina non é mangiare, é molto, molto di più H. BECK

GALLETTE FRAGOLE E RABARBARO

GALLETTE FRAGOLE E RABARBARO

Il mio rapporto con in RABARBARO risale al tempo delle superiori durante le classiche vacanze studio all’estero.

 

E’ grazie alla mamma della mia ‘ospite’ a Bristol che ho assaggiato per la prima volta il RHUBARB CRUMBLE!

Questa meravigliosa Signora ‘agé’ abitava a una sessantina di km da Bristol in una enorme casa di sasso molto suggestiva.

Posizionata al fianco di un classico mini  cimitero con croci e lapidi antichissime circondate da erbe e fiori selvatici.

La meraviglia della casa era l’enorme cucina che sembrava uscire dalle meravigliose riviste di ‘home-style’ tipicamente anglosassoni…. tutti i weekend si raggiungeva questo luogo meraviglioso, di cui ho dannatamente dimenticato il nome, per vedere tutta la famiglia riunita (i nonni, la mia famiglia ospite con 3 figlie, la sorella con marito e 2 figli, fratello con moglie e prole di 2 figli, amici al seguito..).

Intorno alla proprietà tantissimo verde, il tipico paesaggio del ‘countryside’.

In famiglia possedevano una grandissima produzione di fragole (non ne ho mai viste tante in vita mia tutte assieme) e, con il senno di poi, ho scoperto il perché delle torte di fragole al rabarbaro che venivano servite al tè pomeridiano assieme a scones, marmellate e burro salato… FRAGOLE E RABARBARO: l’abbinamento è perfetto!!

Quando chiudo gli occhi vedo ancora ‘quella’ cucina ,diventata poi quella dei ‘miei sogni’, ed il grandissimo albero sotto cui ci si sedeva per il brunch domenicale o il tè pomeridiano… una meraviglia!! Atmosfera magica!

Quel lungo Luglio è inciso indelebilmente nella mia memoria!

L’ elegante Signora, Emy, era una maga in cucina.. (o almeno a me sembrava) in antitesi con la mia ‘ospite’ che non cucinava mai (e quando lo faceva era appena ‘sufficiente’ al mio giudizio di diciottenne affamata!!).

 

A quell’età assimili tutto e passa tutto attraverso i sensi: colori, profumi, sapori! Fu così il mio incontro con il RABARBARO.. al primo assaggio sono rimasta un po’ indecisa (gusto particolarissimo, acido ed un po’ dolce) ma poi me ne sono innamorata!

 

Sono dovuti passare più di 30 anni per riconoscere e ricordare quel sapore, da quel giorno ho cercato di riportare quell’emozione periodicamente nella mia cucina.

Ho provato anche a coltivarlo in vaso ma non è stato un gran successo così, ora, grazie al mio fornitore irrinunciabile posso godere di una fornitura tardo primaverile.

 

Del rabarbaro vanno utilizzati esclusivamente i gambi perché le foglie  sono tossiche.

Ha buone qualità antinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche.

Si impiega principalmente per il trattamento dei disturbi al fegato e all’intestino, per depurarli e facilitare la produzione di bile e secrezioni gastriche.

Sconsigliato in gravidanza e allattamento ed ai bambini sotto ai 2 anni.

Non adatto per chi è affetto da ulcere gastriche, calcolosi renale 0 emorroidi.

No assolutamente a chi ha avuto episodi di appendicite, malattie renali, infiammazioni intestinali, morbo di Crohn, intestino irritabile, ostruzioni intestinali, mal di stomaco e problemi epatici.

 

Ricordate: se coltivato nell’orto, svolge funzione di antiparassitario naturale.

Esistono diverse specie di rabarbaro, il più pregiato sembra essere quello cinese.

 

Oggi con il mio bel bottino di gambi rossi tra le mani mi sono cimentata in una rusticissima GALLETTA friabile che accompagnerò a palline di gelato alla vaniglia.

Questo lockdown pesante ed eterno mi ha portato una gran voglia di uscire e viaggiare così da condurmi con il sapore, almeno quello, in Inghilterra. Si può viaggiare anche con i sapori perché no?!?!? Per ora ci accontentiamo così nella speranza di ‘tempi migliori’…

 

GALLETTE FRAGOLE E RABARBARO

INGREDIENTI:

Per la Brisèe:

  • 350 g di Farina 00
  • 225 g di Burro freddo a pezzettini
  • 30 g di Zucchero + 2 cucchiai ulteriori per la finitura
  • 2-3 cucchiai di Acqua ghiacciata
  • Sale
  • 1 Uovo

Farcitura :

  • 200 g di Fragole
  • 200 g di gambi di Rabarbaro
  • 1 cucchiaio di Fecola
  • 2 cucchiai di Zucchero

 

PROCEDIMENTO:

Mettere in un mixer farina , burro , zucchero e sale dando dei piccoli impulsi così da non scaldare il composto.

Appena si formano le briciole unire l’acqua ghiacciata per ottenere un composto morbido e liscio ma che non sia molle.

Creare una palla, dividere in 6, appiattire leggermente poi coprire con pellicola passando in frigo 60′.

Pulite i gambi di rabarbaro come fareste con il sedano o il cardo per togliere filamenti e pellicola, tagliare a tocchetti di 1,5 cm.

Pulire le fragole, tagliarle a pezzetti di dimensione del rabarbaro e mettere in una ciotola.

Aggiungere zucchero, fecola quindi mescolare e passare in frigo.

Stendere la pasta su placca rivestita di carta forno, ricavare 6 dischi di spessore 3-4mm.

Al centro versare  il ripieno lasciando 3 cm di bordo libero.

Ripiegare il bordo vuoto (aiutandovi con dei taglietti) sul ripieno lasciando libera la parte centrale.

Spennellare il bordo con l’uovo sbattuto e spolverare con  zucchero per creare una crosta croccantina.

Infornare a 190° per 30′  finché dorate.

Raffreddare 10′ prima di estrarla dalla placca.

Goduriose se accompagnate da palline di gelato alla vaniglia….



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