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Cucina non é mangiare, é molto, molto di più H. BECK

TORRE di PALME, tra i borghi delle MARCHE..

TORRE di PALME, tra i borghi delle MARCHE..

Le Marche le conosco!

Alcune zone molto bene come il Pesarese ed i suoi dintorni, la Gola del Furlo, la Carpegna, Urbino, Urbania, Numana, Sirolo and so on… altre zone molto meno!

 

Una regione che ha il dono di poter offrire un paesaggio unico, un delicato puzzle fatto da mare, colline e montagne a brevissima distanza. ADRIATICO, COLLINE e MONTI SIBILLINI la circondano.

Quest’anno, al seguito dei miei cognati, ho scoperto la zona intorno a Fermo: una rivelazione!!

Oltre al mare, borghi meravigliosi incastonati tra mare e collina.

 

Giornate rubate alla spiaggia per ‘bighellonare’ in giro.

La prima scoperta è stata TORRE di PALME, un borgo meravigliosamente tenuto senza la sensazione di artefatto, a 104 m di altitudine con i suoi scorci ed il suo silenzio!

Siamo nel comune di FERMO, sul versante meridionale del litorale marchigiano. A metà strada tra Porto San Giorgio e Marina di Altidona.

Tutti d’accordo nella decisione di tornarci per gustare una cenetta tipica locale aspettando il tramonto… è veramente piena di localini interessanti.

 

Gironzolare senza meta tra le stradine acciottolate è una sorpresa per poi sbucare nella piazzetta Lattanzi con la sua terrazza panoramica da cui si gode una vista bellissima del litorale e della campagna alle spalle.

Dopo salite e discese ci si può rinfrescare, anzi imperativo ‘SI DEVE’, e avventurare nel sottostante Bosco del Cugnolo: 2 km agevoli che portano alla Grotta degli Amanti

 

Il piacere dei percorsi alternativi alla folla estiva è qualcosa a cui sono sicura di non voler più rinunciare…!!! Ciò non toglie un bagno ‘ristoratore’ al rientro dall’entroterra.. :-))

Voglio stupirmi e godere di questa Italia incredibile.. domani spazio alle tipicità culinarie…let’s go on!

 

Qualche infarinatura per chi volesse approcciarsi a questo territorio, solo qualche riga per incuriosire e prendere confidenza:

 

TORRE PALME è una piccola frazione del comune di FERMO.

Grazie a tracce di insediamenti a partire dal VI secolo a.C. si è potuto risalire all’origine di questo borgo nato dallo spostamento di antichi abitanti che si rifugiarono in collina, dal litorale, per sfuggire alle incursioni dei pirati.

Si arriva dalla vicina uscita autostradale di FERMO sulla A14. Da qui imboccare la SS16 in direzione Sud per poi svoltare a destra sulla SP84: nell’arco di pochi minuti si raggiunge la meta.

 

Anche se siete di passaggio ne vale veramente la pena visto che la visita non vi ruberà più di un’oretta ma vi lascerà sicuramente soddisfatti.

Il percorso va fatto rigorosamente a piedi partendo dal parcheggio situato all’ingresso del Borgo. Perdersi tra le stradine della struttura medievale sarà piacevole: é interdetto il traffico alle auto!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel cammino incontrerete la Chiesa di Sant’Agostino, dedicata al vescovo di Ippona, e subito dopo la minuscola chiesetta di San Giovanni. Proseguendo, in successione, si arriva al Palazzo Priorale, sede del Municipio, ed all’antica Meridiana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se proseguirete, sempre con il naso all’insù come me, scorgerete la duecentesca Torre Merlata, una delle 6 torri del Castello posto a protezione della zona e la miriade di bandiere con il simbolo del Borgo che sventoleranno di un verde brillante sul cielo turchino.

 

Si prosegue trovando l’Oratorio di San Rocco e la Chiesa di Santa Maria a Mare dominata da una torre campanaria del XIV secolo per poi ‘respirare’ tutta la bellezza dei dintorni dalla terrazza panoramica con una vista imareggiabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

Rientrando verso il parcheggio si può decidere di  scendere al fresco Bosco del Cugnolo, area floristica protetta attraverso un sentiero di circa 2 km abbastanza agevole. Da qui incontrerete, nel percorso, la Grotta degli Amanti che per i romantici deve il suo nome ad una vicenda drammatica che vede protagonisti 2 giovani innamorati (siamo nei primi anni del XX secolo).

Antonio e Laurina, così si chiamavano, decisero di morire assieme gettandosi nel vicino fosso di San Filippo.

Una chicca: nel piccolo Borgo è presente anche uno stabilimento Idropinico (cure a base di acque minerali) che sfrutta le acque palmensi del fiume Piceno che sgorgano a 16° per la cura delle malattie del ricambio e dell’apparato digerente. Lo stabilimento aperto dal lontano 1950 è interessante anche per il grande parco di pini e palme secolari in cui è immerso e sorge dove sono state ritrovate tracce di  terme romane.

Penso questi accenni possano bastare per poter partire nell’esplorazione della zona..have a nice day  🙂



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