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Cucina non é mangiare, é molto, molto di più H. BECK

Tag: fallmood

CREMA DI ZUCCA, PORRO E SEDANO RAPA

CREMA DI ZUCCA, PORRO E SEDANO RAPA

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TORTA SALATA CAVOLFIORE, SALSICCIA e GORGO

TORTA SALATA CAVOLFIORE, SALSICCIA e GORGO

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TORTA DI PATATE AMERICANE

TORTA DI PATATE AMERICANE

A casa mia come a casa di mia suocera c’è un alimento in comune che non è mai mancata nelle nostre cucine.

La PATATA AMERICANA bianca è una radice ricca di amido di sapore dolce che ricorda molto quello delle castagne.

Per il suo sapore particolare non è molto popolare in Italia. O la si ama o non la si ama: non ci sono vie di mezzo!

In famiglia soltanto mia mamma, mia suocera ed io amiamo alla follia questa radice bruttarella e disarmonica all’aspetto.

 

Con la fine di Agosto arriva questa meraviglia che amo alla follia! Se solo fosse meno calorica… mannaggia!!

Posso goderne sino a Dicembre inoltrato ed è uno dei miei simboli invernali.

Non l’ho mai consumata in altro modo che non fosse semplicemente lessata, al naturale: lavare bene della terra, lessare in acqua fredda con la buccia per 40-45′.

Mantiene il suo sapore ‘pulito’ anche al forno: lavare bene con la buccia, avvolgere in carta forno a caramella tenendo l’involucro morbido e non chiuso completamente. In forno a 180° per 45-60′.

Divertendomi a sbirciare sul web mi ha catturato una torta molto semplice e rustica    https://ilnuovopiaceredeisensi.altervista.org/torta-con-patata-americana/amp/

Mi è piaciuta per la morbidezza, la cremosità…ho trovato un altro modo alternativo per utilizzare la mia MUST HAVE dell’Inverno..

 

TORTA DI PATATE AMERICANE

INGREDIENTI

  • un bicchiere e mezzo di farina 00
  • un bicchiere di zucchero semolato
  • 2 uova
  • 4 patate americane di medie dimensioni
  • un bicchierino di grappa o di rum, o del vostro liquore preferito
  • 3 cucchiaiate di burro
  • 2 dita di bicchiere di latte parzialmente scremato
  • 4 cucchiai colmi di uvetta sultanina
  • un cucchiaio di pinoli
  • due cucchiaini di lievito in polvere per dolci
  • zucchero a velo a piacere
  • un pizzico di sale

PREPARAZIONE

Lavare e lessare le patate con la buccia. Fare intiepidire, sbucciare, schiacciare bene con una forchetta fino a renderle spappolate.

Unire la farina poco per volta a cucchiaiate, mescolare bene con un cucchiaio di legno.

Aggiungere zucchero, burro ammorbidito, latte, uova, liquore, sale, uvetta (già ammollata in acqua tiepida, strizzata), lievito setacciato.

Versare in uno stampo quadrato 22-24 cm di lato precedentemente coperto di carta forno.

Ricoprire di pinoli e passare in forno a 180° per 45′.

Sformare e fare raffreddare su una griglia.

Spolverare con zucchero a velo e tagliare a losanghe.

 

 

TAGLIATELLE ALLA BOLOGNESE

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ZUCCHERONI MONTANARI

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Si sa che dietro a questo nome c’è un mondo… chi è originario di Bologna o dell’appennino Bolognese ne è consapevole.

A volte si fa un po di confusione tra ZUCCHERINI e ZUCCHERONI ma tra le due ricette c’è davvero molta differenza!

Tutti dolcetti molto ‘ricchi’ e dolci che nella tradizione locale venivano omaggiati agli invitati ai pranzi nuziali.

La forma rotonda riconduce alla ‘fede’, anello, che suggella la nuova coppia.

Di questo dolce ho già parlato in un post precedente dove ho inserito anche la ricetta ormai fatta mia http://www.donislab.com/2019/11/28/zuccheroni-montanari/

 

Non so perché ma ogni tanto patisco questa voglia incontrollata di ZUCCHERONI glassati…!!!

Non è un fatto stagionale, la voglia arriva all’improvviso e basta!

Un po di tempo fa ho provato a fare per la prima volta queste meraviglie (che si trovavano negli eventi speciali ma ormai giornalmente ospitati nei panifici dei paesini dell’Appennino bolognese) e mi sono riuscite più che dignitosamente: da quel momento almeno altre 2 volte mi sono ripetuta nella preparazione.. e nell’assaggio!!! 🙂  🙂

Sono dolci talmente sostanziosi che non mi posso certamente permettere di assecondare la mia ‘voglia’ ogni qualvolta si presenta quindi cerco di farli raramente e di gustarmeli al massimo in quei frangenti.

Mi strappa un sorriso chi afferma che non se ne riesce a mangiare più di 1-2 data la loro dolcezza, energia, robustezza di gusto.. Io sarei capace di mangiarne sacchetti interi!!!

Questa volta, per sentirmi meno in colpa, ho realizzato gli ZUCCHERONI in dimensioni molto ridotte facendoli diventare  ‘ini ‘ini… Così vale????

Ma quante piazze intitolerei e quanti onori insignirei a tutti quei ‘geni della cucina’ che hanno inventato ricette passate alla storia ed ormai diventati un simbolo..???!!!!

Dai allora, cliccate sul link, provate a realizzarli ed assaggiateli…non li dimenticherete più!!!

 

 

ZUCCHERONI MONTANARI

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BRETZEL

BRETZEL

BRETZEL!

In tutti i miei soggiorni austriaci ed atesini non ho mai potuto evitare di acquistarne qualcuno  insieme a speck locale e ad altre specialità montane…tanto per portarmi a casa un po’ di quell’atmosfera!!

Immancabile accompagnamento alle ottime birre nordiche…

 

Sono sofficissimi.. con una crosticina scura ricoperta da semini di sesamo o papavero.. o da sale grosso.

 

L’origine dei Bretzel è curiosa ed antica.

Sembra, questa preparazione, si debba ai monaci del nord Italia che la producevano con i resti dell’impasto del pane; l’intreccio particolare delle striscioline ricordava le braccia di un monaco incrociate in preghiera.

I tre buchi rappresentavano la Santissima Trinità. In seguito si troveranno anche nel sud della Francia ed in Germania.

I Brezel venivano regalati ai bambini che imparavano a memoria versi e preghiere della Bibbia.

 

Non possiedo la vera ricetta tedesca ma questa provata e riprovata più volte è un buon compromesso.

 

BRETZEL

INGREDIENTI

  • 450 gr di farina 00
  • 280 gr acqua
  • 1 bustina di lievito secco
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 3 cucchiaini sale
  • 3 cucchiai bicarbonato
  • 1 tuorlo
  • sale grosso

PREPARAZIONE

Sciogliere in una tazza con 100 gr di acqua tiepida il lievito secco, unire lo zucchero, 100 gr di farina.
Impastare il lievitino, coprire con pellicola e far lievitare 30′.
Impastare il lievitino con il resto della farina, dell’acqua ed il sale.
Ottenere un impasto liscio ed elastico, lavorare 10′.
Fare lievitare 60′ abbondanti.
Sgonfiare e dividere in 8 parti.
Lavorare ogni pezzo sul piano di lavoro per ricavare un cordone lungo 50 cm.
Dare la forma del bretzel: incrociare le 2 estremità verso l’alto ottenendo un occhiello con 2 code (lunghe circa 4 cm ognuna); sollevare l’occhiello ed appoggiarlo sulle code facendo aderire la pasta schiacciando leggermente.
Accendere il forno a 220°.
Fare bollire 4 l di acqua con il bicarbonato; quando bolle prendere i bretzel (max 2 alla volta) e buttare nell’acqua bollente.
Cuocere 45”, estrarre con una paletta forata e sistemare su canovaccio pulito e leggermente umido.
Posizionare i bretzel sulla placca del forno coperta di carta forno e spennellare con 1 tuorlo d’uovo con un pennello da cucina (darà il colore scuro e lucido una volta cotti).
Cospargere di sale grosso.
Infornare e cuocere per 20-25′.
Farli raffreddare su una gratella.

CHIPS DI BARBABIETOLA ROSSA

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